(ASCA) - Cosenza, 26 mag - ''La cravatta fiscale di Tremonti, dal primo luglio in poi, con la complicita' di Equitalia, stringera' piu' forte il colletto delle imprese''. Lo ha dichiarato il presidente di Confapi Calabria, Mario Petramale, il quale ha aggiunto ''d'essere seriamente preoccupato davanti ai possibili effetti del decreto Sviluppo, ovvero in quella parte in cui si prevede che trascorsi 60 giorni dalla notifica dell'accertamento, il fisco potra' iniziare automaticamente le procedure della riscossione dell'imposta dovuta. Si tratta - secondo Petramale - di una consegna, da parte di Tremonti, di una specie di potere assoluto a Equitalia, ovvero di un'accelerazione notevole delle procedure di riscossione, dal momento che si eliminera' il passaggio dell'iscrizione a ruolo e della successiva emissione della cartella esattoriale''.
''Tutto cio' significa - secondo Petramale - che si accorceranno i tempi per la gestione dell'esborso finanziario relativo agli avvisi di accertamento. Sara' quindi una stretta finale al collo delle aziende dal momento che proprio l'accertamento esecutivo obblighera' il contribuente a pagare una congrua parte delle imposte accertate prim'ancora che se ne sia verificato l'effettivo dovuto. In particolare - spiega Patramale - appare (anzi lo e') particolarmente lacunoso il coordinamento con le procedure deflattive del contenzioso tributario''.
''Se - puntualizza Petramale - dovesse entrare in vigore questa norma, Equitalia avrebbe un potere assoluto e indiscriminato e potra' agire senza alcun preavviso''.
''Per questa ragione - afferma il presidente regionale della Confapi Calabria - promuoveremo un referendum per l'abrogazione della legge N*248 del 2/12/2005 e successive modificazioni e integrazioni. E' stata questa legge , infatti, che ha dato la possibilita' all'Agenzia delle Entrate di costituire societa' ad hoc per la riscossione dei tributi, ovvero la famigerata Equitalia''.
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(Asca)