Boccetta, oggi è il giorno della verità

Il sindaco fiducioso sull'imminente riapertura dello svincolo: «Ma restano le gravi responsabilità»

Lucio D'Amico

Che domenica bestiale, cantava Fabio Concato parecchi anni fa. Ma bestiale è stata la settimana che abbiamo lasciato alle spalle. Iniziata con le promesse sulla città "che verrà" (il Ponte, le opere collegate, il Piano strategico e tutto il "bla bla bla" che si ripete sempre uguale da decenni), è proseguita e si è conclusa nel segno dell'ennesima drammatica emergenza di viabilità e di protezione civile. Un'emergenza, quella determinata dal sequestro dello svincolo di Boccetta, che ha fatto risaltare non solo le annose carenze infrastrutturali che Messina non è mai riuscita a risolvere dagli anni Settanta a oggi, ma ha messo il dito sulla piaga, cioè sulle scelte assurde che sono state compiute nella gestione del territorio. Non sappiamo come andrà a finire la vicenda giudiziaria, ma sappiamo benissimo che vi è a monte una precisa responsabilità e va addebitata a chi ha deciso, o avallato, che in certe zone della città come nella fascia di rispetto autostradale del Boccetta, alle spalle del Liceo Archimede o in altre porzioni a fortissimo rischio idrogeologico, si poteva e si può ancora costruire. Nulla accade per caso.
E oggi si ricomincia affidando le speranze al sopralluogo del consulente della Procura, il prof. Enzo Siviero, il quale non ha escluso la possibilità che la bretella autostradale riapra, quanto meno ai mezzi leggeri, previa «una regimentazione del traffico che eviti gli incolonnamenti di tir sulla rampa». E ciò potrebbe avvenire già a partire da domani o nella mattinata di mercoledì.
Questo è l'auspicio dell'amministrazione comunale che si è ritrovata nel bel mezzo di una vera e propria bufera, proprio nei giorni in cui il sindaco Buzzanca annunciava il ritorno del "sereno" sul fronte degli svincoli Giostra-Annunziata. L'imminente ripresa delle attività nei cantieri di San Michele è un segnale importante, ma ci vorrà molto tempo ancora prima che il nuovo sistema di collegamenti viari tra la tangenziale e la zona centro-nord diventi operativo. E nell'arco dei 600 giorni fissati dal capitolato d'appalto per i primi due lotti dello svincolo di Giostra, bisognerà trovare anche altre soluzioni per scongiurare il ripetersi di emergenze come quella vissuta da mercoledì scorso. Le scene infernali delle file chilometriche lungo la sempre più dissestata Circonvallazione sono l'immagine, simbolica e concreta, delle gravissime contraddizioni in cui si dibatte Messina, eternamente sospesa tra il dire e il fare, tra un sogno metropolitano che non si avvera mai e il quotidiano incubo del non sapersi risollevare dai propri errori, dall'inerzia e dalla mancanza di coraggio.
Buzzanca si dice fiducioso sull'esito del sopralluogo del consulente scelto dal procuratore capo Guido Lo Forte. «Io credo che il Boccetta possa essere riaperto nelle prossime ore – dichiara il sindaco –, per ora è stato fatto tutto quello che era possibile fare, compreso il divieto dell'imbarco dei mezzi commerciali alla rada di San Francesco e il trasferimento a Tremestieri anche delle navi Rfi. Restano le responsabilità dell'intera vicenda, che andranno accertate rigorosamente, perché non è consentito a nessuno di giocare sulla pelle dei cittadini».
La gravità della situazione, secondo Buzzanca, impone una condivisione di intenti. Ed è per questo che il sindaco liquida sbrigativamente le questioni politiche che tengono banco all'interno del Centrodestra messinese che, almeno a livello di rappresentanza consiliare, appare profondamente diviso, se non frantumato. «Sono normali riposizionamenti alla vigilia di un appuntamento decisivo quale il congresso che darà vita ufficialmente all'unificazione tra Forza Italia e Allleanza nazionale. Ogni consigliere ha il diritto di comportarsi come ritiene giusto – insiste Buzzanca –, però la stagione che stiamo vivendo, e non solo qui a Messina, richiederebbe grande senso di responsabilità da parte di tutti. Alcuni fingono di non capire che se non si sbloccano gli investimenti per le grandi infrastrutture in riva allo Stretto, la crisi coinvolgerà tutti i comparti, anche quello vitale per la nostra città, cioè il commercio e il terziario. Per questo, baloccarsi su questioni di nessun rilievo è da irresponsabili».
Fonte:www.gazzettadelsud.it