Borse, l'Europa fallisce il rimbalzo.E Piazza Affari è la maglia nera

Ancora in calo le piazze finanziarie del Vecchio Continente e Milano perde più di tutte.

MILANO - Borse europee ancora in calo dopo il crollo di lunedì. Milano e le altre piazze europee inizialmente tentano il rimbalzo. Il Mibtel apre in rialzo dello 0,36% a 11.858 punti e lo S&P/Mib in progresso dello 0,36% a 14.414 punti. Poi però la Borsa milanese perde lo slancio e ripiega in terreno negativo. Seguita a ruota dalle altre piazze europee. Il Mibtel a fine mattinata segna -2,2% e l’S&P Mib -2,6%, mentre più contenute sono le perdite in Europa: A Francoforte il Dax perde lo 0,9%, a Parigi il Cac40 segna -0,5% e a Londta l’Ftse100 -1%. A Milano perdite pesantissime sui finanziari con Banco Popolare (-5%), Unicredit (-4,9%), Mps (-4%), Unipol (-3,1%), Mediobanca (-3,1%), Bpm (-2,3%) e Intesa (-2%). Peggiore del listino si conferma di nuovo Seat (-7,1%) che da inizio anno ha lasciato sul terreno circa il 63% della capitalizzazione. In rosso anche Fiat (-1,6%) dopo una partenza positiva, mentre viaggiano in controtendenza Prysmian (+3%), A2a (+1,4%) e Snam (+1,3%).

ALMUNIA - L'accelerazione al ribasso delle Borse europee è arrivata dopo le dichiarazioni del Commissario Ue agli Affari Economici Joaquin Almunia per il quale «ci sono dei rischi per le banche» dell'Europa centrale e dell'Est. «Gli asset delle sussidiarie delle banche estere si sono deteriorati a causa della crisi, ora dobbiamo avere bilanci in ordine ed equilibrati in tutta la Ue, condizione necessaria perchè gli istituti di credito riprendano a finanziare l'economia».
Almunia però ha poi specificato che, anche se secondo le regole dell'Eurozona non è possibile un piano di salvataggio a favore di un Paese, nessuno Stato che si trovasse nei guai sarà lasciato solo.

GIAPPONE - Ha chiuso invece gli scambi a -0,69% la Borsa di Tokyo, limitando le forti perdite segnate in mattinata, dopo il tonfo di lunedì che ha portato il Nikkei a -3,81% e a Wall Street il Dow Jones a -4,25% e il Nasdaq a -3,99%. L'indice è sceso a 7.229,72 punti, 50,43 in meno della chiusura di lunedì. Nel corso della seduta, tuttavia, è apparso indirizzato verso il tonfo quando ha raggiunto un minimo a 7.088,47 punti (-2,63%), il livello intraday più basso dal 28 ottobre, giorno in cui l'indice di riferimento del listino scese sotto quota 7mila (a 6.994,90), ai minimi degli ultimi 26 anni.

SU IL PETROLIO - Sale intanto il prezzo del petrolio in Asia. Nel dopomercato elettronico che fa riferimento al Nymex, la Borsa merci di New York, a Singapore il greggio "light sweet" per consegna a aprile è stato trattato a 40,43 dollari a barile, con un rialzo di 0,28 dollari sulle quotazioni di lunedì sera a New York, dove aveva perso 4,61 dollari, pari al 10%, scendendo a 40,15 dollari a barile.

AMERICA LATINA - In America Latina le Borse chiudono con fortissime perdite, sulla scia di Wall Street. In Messico l’indice Ipc perde 822,38 punti, pari al 4,63%. La Borsa argentina, con l’indice Merval, ha perso 75,54 punti, pari al 7,41%. A Caracas, in Venezuela, l’indice Ibc ha perso 409,55 punti, pari all’1,10%. Malissimo anche il mercato azionario brasiliano, con l’indice Ibovespa che ha perso 1.948,62 punti, pari al 5,10%. Chiusura in pesante ribasso anche per la Borsa canadese: l’indice S&P/Tsx Composite ha perso 435,51 punti, pari al 5,36%.
Fonte: www.corriere.it

03 marzo 2009